Ngwevu intloko: una nuova specie che avevamo sotto gli occhi.

© Kimberley Chapelle

Le conoscenze sulla biodiversità del Giurassico Inferiore nella Elliot Formation in Sudafrica stanno migliorando costantemente grazie a nuove scoperte ed allo studio di fossili già raccolti da anni o anche decenni. Proprio quest’ultimo è il caso di un nuovo genere di sauropodomorfo (precedentemente identificato come Massospondylus carinatus): Ngwevu intloko, di cui si possiedono il cranio e buona parte dello scheletro a Johannesburg.
Lo differenziano dagli altri sauropodomorfi sedici caratteri del cranio e sei postcraniali.

L’esame osteoistologico indica che l’esemplare aveva quasi raggiunto la taglia adulta ed aveva un’età non inferiore ai dieci anni.

Quindi, dopo oltre tre decadi, ci si è accorti di possedere una specie diversa da quella che si pensava.
L’inizio del Giurassico seguì ad un evento di estinzione di massa, che avrebbe consentito il pieno “dominio” dei dinosauri sulla Terra.
Ricordiamo infatti che circa 200 milioni di anni fa, nel periodo di transizione tra Triassico e Giurassico, un’attività vulcanica massiva nell’odierno Atlantico, avrebbe provocato l’estinzione di circa il 30% di tutti i generi marini e fece scomparire interi gruppi di animali sulla terraferma.

Massospondylus, la specie di dinosauro a cui si pensava appartenesse il fossile in questione, proliferò in questa fase geologica approfittando proprio delle nicchie ecologiche lasciate vuote dal drammatico evento.

Scan del cranio di Ngwevu intloko. © Kimberley Chapelle
Scan del cranio di Ngwevu intloko. © Kimberley Chapelle

La grande quantità di fossili di Massospondylus, appartententi ad esemplari in diverse fasi di crescita, ha permesso di escludere che i caratteri identificati in Ngwevu inloko fossero in realtà dovuti alla fase di sviluppo.

N.intloko era bipede ed aveva un corpo piuttosto massiccio, una piccola testa con un collo lungo e snello. Si ipotizzano dimensioni di circa tre metri di lunghezza. La sua alimentazione era principalmente basata su piante, ma avrebbe potuto nutrirsi di piccoli animali non capaci di fuggire.
Insoma i sauropodomorfi erano ancora diversi dai grossi sauropodi che avrebbero camminato sulla Terra successivamente nel Giurassico.

Life reconstruction of Massospondylus

Ngwevu intloko potrebbe assomigliare a Massospondylus © Nobu Tamura/ Wikimedia Commons

Adesso gli autori dell’articolo si aspettano possibili nuove identificazioni dai fossili precedentemente attribuiti a Massospondylus.

Clicca qui per il link all’articolo scientifico su PeerJ

Andrea Melluso

©Dinosauri.altervista.org

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