La lesione sul collare osseo del Triceratops ‘Big John’ è di natura traumatica; forse causata da un combattimento

Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports‘ descrive le caratteristiche microscopiche emerse dallo studio di una lesione ossea su uno dei più grandi Triceratops horridus riportati alla luce: Big John.

Big John (Ferrara A., and Briano I.)

Nei disegni e nei documentari paleontologici abbiamo spesso visto l’immagine di branchi di Triceratops, con alcuni esemplari impegnati a lottare tra loro.
Proprio a questi scontri (e talvolta ad attacchi di predatori) è attribuita l’origine delle finestre extracraniali osservate sui collari ossei di questi animali. Il nuovo studio, a cui hanno partecipato ricercatori di Chieti (dove è conservato il campione istologico), Trieste e Bologna, ha voluto valutare una di queste lesioni dal punto di vista microscopico e riguarda il fossile di ‘Big John’. Quest’ultimo proviene dalla Hell Creek Formation (Montana, USA), nome noto agli appassionati di paleontologia. Ebbene lo studio al microscopio ha mostrato i segni tipici di rimodellamento osseo e le analisi chimiche hanno rilevato zolfo, derivato da glicosamminoglicani e glicoproteine solforate, componenti della sostanza osteoide che precede la formazione di osso maturo.

In questa imagine è visibile fronte di calcificazione (liena tratteggiata) della sostanza osteoide, l’osso mineralizzato (blu:fosforo) rimpiazza la sostanza osteoide (giallo: calcio), che è ricca in glicosaminoclicani e zolfo (viola). (blue; phosphorus) has advanced towards the edge of the lesion, to replace the osteoid substance (yellow; calcium), which is rich in glycosaminoglycan’s and sulphur (violet). L’asterisco indica il lume della lesione.

In questa immagine è visibile fronte di calcificazione (linea tratteggiata) della sostanza osteoide, l’osso mineralizzato (blu:fosforo) rimpiazza la sostanza osteoide (giallo: calcio), che è ricca in glicosaminoclicani e zolfo (viola). (blue; phosphorus) has advanced towards the edge of the lesion, to replace the osteoid substance (yellow; calcium), which is rich in glycosaminoglycan’s and sulphur (violet). L’asterisco indica il lume della lesione.

I reperti osservati confermano la natura traumatica della finestra ossea osservata nel fossile, che quindi potrebbe effettivamente essere stata causata dal combattimento con un altro esemplare della stessa specie. Si stima, sulla base del confrono con gli odierni rettili, che il trauma possa risalire a circa 6 mesi prima della morte.

Per chi volesse approfondire, l’articolo è pubblicato in open access: D’Anastasio, R., Cilli, J., Bacchia, F. et al. Histological and chemical diagnosis of a combat lesion in Triceratops. Sci Rep 

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