Studio TC sul cranio di Bistahieversor offre nuove osservazioni sui tirannosauroidi

Uno studio pubblicato su the anatomical record nel gennaio 2020, condotto da McKeown, Brusatte ed altri, ha indagato un tassello della storia evolutiva del sistema neurosensoriale dei grandi tirannosauridi del tardo Cretaceo. Animali all’apice della catena alimentare del periodo.

Le immagini fornite dalla TC (il sistema che sfrutta i raggi X di fondamentale importanza nelle strutture sanitarie) avevano mostrato come i tirannosauridi avessero un grosso cervello, bulbi olfattivi di notevoli dimensioni, dotti cocleari (la coclea è una struttura fondamentale per l’udito) allungati ed ampi seni endocranici a circondare il cervello e gli organi di senso.

Quello che è importante sapere, è che i tirannosauroidi, più piccoli ed antichi parenti dei tirannosauridi, mostrano solo alcune di queste caratteristiche e, in particolare, non mostrano i tipici seni allargati dei tirannosauridi.

Per testimoniare ciò, gli studiosi hanno sottoposto a TC un cranio di Bistahieversor sealeyi, rinvenuto in New Mexico.

Questo dinosauro aveva un cervello ed un sistema sinusale molto simile a quello dei tirannosauridi  Nella filogenesi dei tirannosauridi, quindi, ci fu prima un’evoluzione del cervello e successivamente dei seni cranici, a partire dai tirannosaurodi di grandi dimensioni come Bistahieversor. Quindi il sistema sinusale si sarebbe sviluppato insieme all’incremento delle taglia dei dinosauri.
Si può supporre che questa specie fosse simile al Tyrannosaurus in termini intellettivi e di capacità sensoriali: in generale dovevano essere animali dotati di una buona intelligenza, con un’ottima capacità olfattiva ed un buon udito specie per le basse frequenze. I canali semicircolari allungati (strutture dell’apparato vestibolare, che ha il compito di governare l’equilibrio e la sensazione di movimento) dovevano permettere una buona agilità; i lobi ottici piccoli forse indicano una minore capacità visiva, ma è un dato difficilmente interpretabile.

La pubblicazione si conclude suggerendo un maggior utilizzo di TC per raccogliere dati sui più piccoli tirannosauroidi basali.

Andrea Melluso

©Dinosauri.altervista.org

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