Un nuovo teropode dalla Patagonia: Gualicho shinyae

Gualicho shinyae (Jorge González and Pablo Lara)
Gualicho shinyae (Jorge González and Pablo Lara)


Gualicho shinyae
è il nome della nuova specie di dinosauro scoperta nella  Huincul Formation in Patagonia (Argentina-Cretaceo Superiore) e descritta nello studio pubblicato oggi su Plos one da Sebastián Apesteguía dell’ Universidad Maimónides di Buenos Aires ed un team internazionale di coautori.

Da A ad F la pirma falange. Da G ad O la seconda. clp=fossetta del legamento collaterale ft=tubercolo flessore
Da A ad F la pirma falange. Da G ad O la seconda.
clp=fossetta del legamento collaterale
ft=tubercolo flessore

La prima cosa che colpisce di questo teropode è che, come il famoso Tyrannosaurus, i suoi arti anteriori avevano solo due dita ma il mosaico di caratteristiche che presenta lo differenzia dagli altri teropodi conosciuti, giustificando la creazione di un nuovo taxon.

Lo scheletro purtroppo non è completo ma dai resti si scopre un dinosauro davvero enigmatico, di dimensioni medie ed in verità più vicino all’ Allosaurus che al Tyrannosaurus (gli arti anteriori rappresenterebbero quindi un esempio di convergenza evolutiva, non essendo necessari a questi carnivori dal forte morso nella caccia ).

Lo scheletro, con in bianco le ossa ritrovate ( Jorge González and Pablo Lara, The Field Museum)
Lo scheletro. In bianco le ossa ritrovate ( Jorge González and Pablo Lara, The Field Museum)

Gualicho è il tetanuro più basale ad esibire pattern comuni di riduzione del III dito che evolsero indipendentemente in altre linee di tetanuri.
Interessante inoltre dal punto di vista paleobiogeografico la stretta relazione con Deltadromaeus, specie trovata in Niger.

Ma da cosa nasce il nome scelto per questa specie? Gualicho è un nome spagnolo di una dea locale che era considerata protettrice degli animali e, dopo l’ introduzione del Cristianesimo, un demone. Considerata una fonte di sfortuna dai gaucho, il nome del genere fu scelto per le difficili circostanze che hanno circondato la scoperta  e lo studio del fossile. Il nome di specie invece è in onore di Akiko Shinya del Field Museum, che scoprì il fossile proprio alla fine di quella spedizione del 2007 che, scherzosamente, dicevano subisse la ‘ maledizione di Gualicho’.

Andrea Melluso

©Dinosauri.altervista.org

 

Precedente Georges Cuvier dal 'Poliorama pittoresco'. La storia nella storia Successivo Trovata ambra contentente un frammento di coda di dinosauro